Un diario autobiografico scritto da una mamma, che insieme al marito adotta un bambino con bisogni speciali.
Dal libro si evince quanto già complicato sia il mondo dell'adozione di un bambino, e quanto ancora più complicato tale percorso diventi quando il bambino ha difficoltà psicomotorie.
L'ingresso del bambino in una coppia significa formare una nuova famiglia e rivoluazionare la vita di tutti i suoi componenti, nessuno escluso.
La scrittrice è generosa nel descrivere le mille difficoltà affrontate da lei stessa, dal marito e dal piccolo.
I temi sono tanti: l'accettazione della realtà clinica del bambino tra diagnosi e speranze, la difficoltà a trovare scuole sufficientemente attrezzate ad accogliere bambini con necessità speciali, il superamento delle frustrazioni al di là delle aspettative deluse e dell'accettazione di non essere genitori onnipotenti, la battaglia ai pregiudizi e alle discriminazioni di ogni genere, il confronto con una cultura purtroppo ancora diffusa che giudica più facilmente di quanto non riesca ad accogliere.
Il linguaggio fluido e la penna facile della scrittrice consentono al lettore di entrare nel vivo degli aspetti più profondi di un'esperienza di vita così complicata.
Per superare le difficoltà i genitori hanno dovuto rivoluzionare la visione personale del mondo, in tutte le sue sfaccettature esistenziali, nelle relazioni, nei valori e negli spazi di cura del figlio e anche di se stessi. L'esperienza adottiva rivoluziona persino la concezione del tempo, laddove tale dimensione cambia l'ordine cronologico delle fasi evolutive, con dilatazioni a tempo indeterminato: quando le difficoltà sono così numerose, appare legittimo concedersi tempi supplementari e riuscire a dare persino nuovi criteri di qualità a ciò che ci circonda. In questo modo riusciremo a sviluppare una nuova concezione di felicità. Infatti, il bambino diversamente abile è diversamente felice, perchè diversa è la sua storia. Ogni suo piccolo passo verso la capacità di pronunciare anche solo una parola è una grande conquista per quel gigante itinerario che si chiama comunicazione, prima tappa ... comunicare di esserci.
Il libro è costellato da tanti momenti di entusiasmo, altrettanti momenti di sconforto. Solo in una cultura dell'inclusione, i primi possono prendere vantaggio sui secondi.
Senza indugi devo qui scrivere che il libro va letto da tutti, vi assicuro che è foriero di troppi stimoli per lasciarlo sullo scaffale di una libreria.
Il libro sarà presentato domani 13 aprile 2024 presso la biblioteca comuncale di San Casciano (Firenze) alle ore 17.30